Punto di arrivo e di commercio delle ricche mercanzie che attraverso il Mediterraneo giungevano a Tarquinia, diffondendosi da qui in tutto il mondo etrusco, il santuario emporico di Gravisca è legato al culto delle divinità greche Afrodite, Hera, Apollo, Demetra e al culto eroico di Adone, il cui edificio sacro rappresenta un unicum nella storia dell’architettura antica. La vita del santuario, vero e proprio portofranco utilizzato a partire dalla fine del VII secolo a.C. principalmente da mercanti greci e sicelioti, si articola nel corso del VI sec. a.C. e dell'iniziale V sec. a.C. attraverso una serie di trasformazioni edilizie a cui è possibile connettere i grandi mutamenti riscontrabili nello stesso torno di tempo nei flussi mercantili.
Alle campagne di scavo partecipano ogni anno numerosi studenti dell’Università di Perugia, attratti non soltanto dall’importanza scientifica del sito e dalle ricerche in atto, ma anche dalla magia del luogo, situato ai margini del Parco ambientale delle Saline.

















