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Lab biologia restauro 2

FINALITÀ E ATTIVITÀ SVOLTE NEL LABORATORIO

Finalità e attività svolte nel laboratorio

Il laboratorio di Biologia del Restauro si occupa di problematiche inerenti la biologia applicata alla conservazione dei beni culturali. In particolare delle tematiche connesse al biodeterioramento delle opere d’arte, intendendo per biodeterioramento un cambiamento indesiderato delle proprietà dei materiali dovuto all’attività di microrganismi od organismi appartenenti a diversi gruppi sistematici.

Il principale settore di ricerca è l’Aerobiologia, “scienza” che si occupa del monitoraggio delle particelle di origine biologica aerodisperse, in relazione anche ai loro effetti sull’ambiente.

La conoscenza e le metodologie dell’aerobiologia pongono l’accento sull’importanza ed il ruolo che l’atmosfera outdoor e indoor assume nella valutazione sia delle cause di degrado in atto, sia del rischio di attacco potenziale del materiale biologico aerodisperso presente ma non ancora attivo.

La componente biologica dell’aria costituisce un potenziale elemento di degrado dei Beni Culturali. Quando le particelle biologiche aerodiffuse (spore di funghi, batteri, ecc.), ancora vitali, raggiungono la superficie di un manufatto o opera d’arte, possono colonizzarla e diventare agenti di biodeterioramento se trovano condizioni favorevoli per il loro sviluppo. Il monitoraggio aerobiologico rappresenta un importante strumento in aiuto alla conservazione preventiva, che deve essere condotta non solo attraverso procedure di controllo e mantenimento di alti standard di qualità dell’ambiente, ma anche con l’utilizzo di modelli previsionali di rischio.

Nel laboratorio vengono condotte ricerche sull’aerobiologia degli ambienti di conservazione dei manufatti di interesse storico-artistico-culturale, ricerche e consulenze finalizzate alla diagnostica dei microrganismi responsabili del degrado dei manufatti in ambienti indoor.

Le attività riguardano:

- Indagini sulla presenza eventuale di particelle biologiche dannose ai manufatti, attraverso diverse metodologie di prelievo abbinate a tecniche di crescita, per la corretta identificazione delle spore presenti e della loro eventuale pericolosità.

- Studio qualitativo e quantitativo della componente biologica dell’aria per la valutazione del rischio di alterazione dei materiali, costituenti manufatti di interesse storico-artistico, ad opera di microrganismi ed al fine di fornire importanti indicazioni per opportuni interventi di prevenzione, conservazione e restauro.

- Studio dei microrganismi responsabili del degrado dei manufatti.

- Identificazione degli organismi biodeteriogeni.

- Studio dell’aeromicroflora nei musei, nelle biblioteche, negli archivi per la conservazione preventiva, al fine di evitare o rallentare situazioni di biodeterioramento, per ottimizzare le procedure di protezione ambientale e per la valutazione dei rischi igienici per gli utenti.

PRINCINCIPALI ATTREZZATURE DEL LABORATORIO

Strumenti campionatori per il monitoraggio aerobiologico di pollini e spore fungine, di tipo volumetrico:

- Impattatore a cascata a tre stadi “Andersen microbial air sampler” (Lanzoni SPS 3000)

- Campionatore ad impatto, tipo Hirst, portatile “Personal volumetric air sampler” (Burkard)

Piastra riscaldante per fissaggio vetrini

Cappa di sicurezza a flusso laminare verticale

Incubatore per microbiologia a convenzione naturale

Stufa per essiccazione, conservazione e sterilizzazione

Microscopio ottico

Microscopio ottico con digital camera integrata

PUBBLICAZIONI SELEZIONATE

Fornaciari M., Ruga L. (2014). La conservazione preventiva dei beni librari e archivistici attraverso l’indagine aerobiologica. In: Valorizzare le collezioni di edizioni del XV secolo. La banca dati MEI: introduzione all'uso, esperienze a confronto e pratica con una lezione sulla legatura ed un'appendice sulla conservazione.

Ruga L., Bonofiglio T., Orlandi F., Romano B., Fornaciari M. (2011). La conservazione preventiva delle raccolte museali: la Galleria Nazionale dell’Umbria. Boll. Mus. Ist. Biol. Univ. Genova, 73: 135.

Ruga L., Bonofiglio T., Sgromo C., Orlandi F., Romano B., Fornaciari M. (2010). La tutela dei Beni Culturali attraverso il controllo aerobiologico degli ambienti di conservazione, 105° Congresso Nazionale della Società Botanica Italiana: 105.

Fornaciari M., Ruga L., Bonofiglio T., Orlandi F., Romano B. (2010). The preventive conservation of cultural heritage in “indoor” environment: the monitoring of biological pollutants potentially biodeteriogens, IAQ2010 9th Indoor Air Quality Meeting: 57.

Fornaciari M., Ruga L., Orlandi F. (2010). Sulle analisi scientifiche. Civitatis Ornamento “Tesori restaurati per la bellezza della città dell’uomo” .

PROGETTI FINANZIATI

Progetto di ricerca. La gestione e la valorizzazione dei beni culturali: un’azione preventiva per una pianificazione conservativa delle collezioni museali (Finanziamento POR) 2013-2014.

Progetto di ricerca. “La conservazione preventiva in ambienti indoor: una strategia per la tutela del patrimonio artistico umbro (Galleria Nazionale dell’Umbria)” (Finanziamento POR) 2011-2012.

Progetto di ricerca. “Il controllo aerobiologico e microbiologico dell’aria per la salvaguardia dal biodeterioramento dei manufatti di pregio storico-artistico-culturale” (Finanziamento POR) 2009–2010.

Convenzione per la ricerca. “Indagini sulla presenza di particolato biologico di origine fungina su materiale librario, di interesse storico-artistico-culturale, ed aerodisperso in alcuni ambienti di lavorazione dei manufatti librari e di conservazione dei testi antichi”. Stipulata con la COO.BE.C. - Cooperativa Beni Culturali SOC. COOP. (Spoleto) nell’anno 2009.