Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dei Materiali e dei Processi Sostenibili
Classe LM-53

Regolamento Didattico A.A. 2025-2026 [pdf] - Manifesto agli Studi A.A. 2025-2026 [pdf]
Regolamento Didattico A.A. 2024-2025 [pdf] - Manifesto agli Studi A.A. 2024-2025 [pdf]
Regolamento Didattico A.A. 2023-2024 [pdf] - Manifesto agli Studi A.A. 2023-2024 [pdf]
Regolamento Didattico A.A. 2022-2023 [pdf] - Manifesto agli Studi A.A. 2022-2023 [pdf]
Regolamento Didattico A.A. 2021-2022 [pdf] - Manifesto agli Studi A.A. 2021-2022 [pdf]
Progetto Edunext
A decorrere dall’Anno Accademico 2025/2026 il Corso rientra fra le proposte previste dal Progetto Edunext (http://edunext.eu/) promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR).
Il Corso di Laurea viene erogato in modalità mista in conformità al D.M. 1835 del 6 dicembre 2024, in lingua italiana, ma i contenuti vengono veicolati anche in inglese e spagnolo, utilizzando tecnologie avanzate per la comunicazione e la formazione. Il corso può vantare, grazie alla rete EDUNEXT, una didattica moderna ed inclusiva che consente agli studenti di scegliere tra modalità in presenza e a distanza (teledidattica).
- CREDITI E E ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
Il CdLM prevede una didattica mista (blended), nella quale si integrano, per le attività diverse dalle attività pratiche e di laboratorio, attività svolte in presenza e attività svolte on line. Di norma, un credito formativo corrisponde a 8 ore suddivise in:
- 4 ore di lezioni in presenza (didattica interattiva (TEL-DI));
- 4 ore di videolezioni del docente titolare dell’insegnamento (2 ore effettive di videolezioni registrate TEL-DE – teledidattica asincrona).
In particolare:
La Didattica erogativa (TEL-DE) è comparabile ad azioni didattiche assimilabili alle lezioni frontali in aula, focalizzata sulla presentazione-esposizione di contenuti da parte del docente. E’ erogata sottoforma di videolezioni (teledidattica asincrona) della durata massima di 15-20 minuti dal docente titolare dell’insegnamento con la possibilità di utilizzare videolezioni o corsi open di altri Atenei. La durata delle videolezioni è pari a 2 ore per cfu, per motivi di riascolto da parte dello studente, equivale ad un impegno per quest’ultimo pari a 4 ore.
La didattica erogativa può prevedere, in aggiunta, eventuali web-seminar in live streaming. Le videolezioni e il materiale didattico messo a disposizione non sostituiscono gli eventuali testi di riferimento indicati dal docente.
L ’attività didattica in presenza (TEL-DI) prevede attività laboratoriali, workshop, esercitazioni pratiche e approfondimenti guidati. Si adotta, ove possibile una modalità intensiva per incoraggiare la partecipazione degli studenti lavoratori oppure residenti in sedi diverse da quelle del Corso.
La Didattica interattiva (TEL-DI) è erogata sotto forma di e-tivity e attività interattive e collaborative come compiti, lavori di gruppo, interazioni scritte, valutazioni formative, videoconferenze che prevedono una partecipazione attiva da parte degli studenti, esercitazioni guidate dai tutor. Rappresenta quell’insieme di attività che permettono allo studente di acquisire competenze pratiche, confrontarsi con docenti e colleghi, attivare meccanismi di comunicazione e competenze trasversali.
Le e-tivity, fondamentali nell’organizzazione della didattica interattiva, sono attività di apprendimento strutturate che si svolgono online e sono progettate per coinvolgere attivamente gli studenti, promuovendo l’interazione e il pensiero critico.
La TEL-DI, nel complesso, fa riferimento a:
- interventi didattici rivolti da parte del docente/tutor all’intera classe (o a un suo sottogruppo), tipicamente sotto forma di dimostrazioni o spiegazioni aggiuntive presenti in FAQ, mailing list o forum (ad esempio dimostrazione o suggerimenti operativi su come si risolve un problema, esercizio o similari)
- interventi brevi effettuati da corsisti (ad esempio in ambienti di discussione o di collaborazione: forum, blog, wiki);
e-tivity strutturate (individuali o collaborative), sotto forma tipicamente di report, esercizio, studio di caso, problem solving, webquest, progetto, produzione di artefatto ( o varianti assimilabili) effettuati dai corsisti, con relativo feedback;
- sessioni in web-conference interattiva per approfondimenti, discussioni di casi, recupero formativo o così via;
- forme tipiche di valutazione formativa, con il carattere di questionari o prove in itinere con feedback.
La proposta formativa di EDUNEXT è basata sul modello ECOBI (Educational Cluster, Open Badge, Blended Intensive Program). Il modello ECOBI offre un percorso altamente flessibile grazie all’organizzazione modulare della formazione, capace di adattarsi alle diverse esigenze e disponibilità degli studenti permettendo il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e lo sviluppo di competenze spendibili nella vita professionale (approccio competency-based).
Il piano didattico è strutturato in insegnamenti integrati definiti Educational Cluster, anche interdisciplinari a più SSD, suddivisi in moduli da 3 cfu a singolo SSD, articolati sulla base di obiettivi formativi specifici per assicurare l’acquisizione progressiva delle competenze richieste dalla figura professionale uscita.
Ogni cluster è composto da un minimo di 12 cfu. I moduli che li compongono prevedono forme di valutazione senza rilascio di CFU, i quali vengono inseriti in carriera solo con il superamento dell’esame di tutti i cfu previsti dal Cluster.
- IL SISTEMA DI VALUTAZIONE
Nel modello ECOBI, il sistema di valutazione prevede due momenti di verifica degli obiettivi di apprendimento e delle competenze degli studenti e delle studentesse:
- alla fine di ogni modulo: ogni modulo prevede una prova di valutazione finale equiparabile a una idoneità per misurare le competenze acquisite e le conoscenze nei moduli di base. A seconda della natura del modulo, può articolarsi in redazione di saggi, relazioni, project work o dello svolgimento di colloqui, questionari e altre modalità che i docenti ritengono maggiormente adeguate per la propria disciplina. Considerata come prova di valutazione intermedia, può essere svolta online o in struttura universitaria. Al superamento della prova, gli studenti non ricevono cfu, ma un Open Badge che attesta formalmente le competenze acquisite nel modulo;
- alla fine di ogni educational cluster: la valutazione finale, definita in maniera collegiale dai docenti del cluster, integra le conoscenze e le competenze acquisite in ciascun modulo, dimostra la padronanza da parte degli studenti dell’intero set di conoscenze e competenze in una prova unica, verosimilmente legati al profilo professionale in uscita. Piò prevedere la realizzazione di un progetto di gruppo, la discussione di un portfolio di lavori completati nel corso dei moduli, simulazioni, esami orali o presentazione alla commissione dei docenti e così via. Superando la prova che si svolge esclusivamente in presenza gli studenti acquisiscono i cfu e ricevono un Milestone Open Badge.
Alle prove di idoneità previste nel piano di studi non è assegnata una votazione, ma unicamente un giudizio di approvazione.
Il Manifesto degli Studi del Corso di Laurea dell’anno di iscrizione costituisce il piano di studi individuale. Per consentire il titolo finale lo studente deve aver acquisito 120 crediti.
Corso in breve:
Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dei Materiali e dei Processi Sostenibili (LM53) e' strutturato in maniera tale da fornire allo studente gli strumenti e le conoscenze necessarie a trovare le migliori soluzioni per la produzione di materiali, gestire e sviluppare i loro processi di trasformazione in maniera sostenibile, divenendo un esperto di processi sostenibili, di materiali green per l' edilizia e materiali avanzati nel campo aereospaziale. Il Corso di studi e' organizzato in modo tale da permettere allo studente di acquisire una padronanza sulle tecnologie, sulle tecniche di laboratorio e sulla progettazione di processi, conseguendo una solida preparazione nei campi dei materiali per la bioedilizia e delle applicazioni avanzate.
Il corso differisce da corsi analoghi presenti sul territorio nazionale per il suo carattere specificamente orientato alla sostenibilita', sia per quanto riguarda i processi che le applicazioni, e' inoltre orientato alle applicazioni dei materiali ad alto valore tecnologico.
Il CdS in Ingegneria dei Materiali e dei Processi Sostenibili propone tre ambiti formativi che si traducono, nel secondo anno, in tre differenti possibili curricula. Il primo anno e' comune a tutti, e prevede che lo studente apprenda i fondamenti delle classi principali di materiali e della fisica e chimica della materia.
In seguito lo studente potra' scegliere fra:
- un curriculum che sara' incentrato su tematiche relative allo sviluppo, alla produzione ed alla progettazione di materiali innovativi ad alte prestazioni per l' Aerospazio. Un accento particolare e' posto sui materiali compositi, le leghe leggere, i materiali operanti in condizioni estreme ed i nanocompositi. Saranno inoltre studiate tecnologie innovative e metodi innovativi per la caratterizzazione, come ad esempio l' analisi non distruttiva, i materiali attivi ed intelligenti, ed i nano materiali;
- in un secondo curriculum lo studente potra' apprende tecniche di progettazione e di utilizzo di materiali per l' edilizia green, materiali per l' efficientamento energetico e materiali attivi, nonche' il recupero e riciclo dei materiali. La progettazione di materiali alternativi, biodegradabili ed environmental friendly è affrontata per applicazioni che spaziano dall’edilizia fino all’industria del packaging;
- un curriculum sara' specificamente dedicato ai processi sostenibili e ecocompatibili con approfondimenti sui biomateriali, sul recupero ed il riciclo dei materiali polimerici e la progettazione con Life Cycle Analysis (LCA, LCC). Gli aspetti relativi ai processi produttivi di ogni classe di materiali sono studiati in modo da fornire allo studente le basi per affrontare i problemi relativi alla loro industrializzazione.
La sede di Terni dell’ Universita' degli Studi di Perugia, avendo nella sua area molte aziende impegnate nel campo dei materiali sia tradizionali che avanzati, offre una vasta possibilita' di tirocini che sono previsti quale requisito per ottenere il titolo.
Sono inoltre in atto procedure ed accordi con altre universita' europee ed extraeuropee per l’ottenimento del doppio titolo, o per dare allo studente l’opportunita' di acquisire crediti all’estero, con l’obiettivo di portare non meno del 20% degli studenti ad acquisire almeno 12 CFU nell’universita' estera convenzionata.
Il corso di laurea avra' inoltre alcuni interi insegnamenti impartiti in lingua inglese.
L’ accesso al Corso di Laurea Magistrale e' garantito ai laureati in Ingegneria Industriale (classe L09 ai sensi del DM 16 marzo 2007) agli studenti provenienti da altre classi di laurea purche' abbiano conseguito almeno 85 CFU in ambiti disciplinari specifici.
Coloro i quali non siano in possesso dei predetti requisiti curriculari, dovranno sostenere un colloquio di idoneita' atto a verificarne la preparazione personale ed eventuali integrazioni curriculari ritenute necessarie, dovranno essere colmate prima dell'immatricolazione alla LM.
Nel caso di candidati provenienti da Paesi UE o extra UE e' ammesso il possesso di titoli equipollenti ai precedenti; in tutti i casi l’ ammissione e' comunque subordinata alla verifica del possesso dei requisiti curriculari e del percorso formativo compiuto.
Al conseguimento della laurea magistrale lo studente ha la possibilita' di accedere all’ Esame di Stato per l’ abilitazione all’ esercizio della professione di Ingegnere (Ingegnere Industriale, Sezione A) e potra' proseguire il percorso formativo iscrivendosi ai Dottorati di Ricerca proposti dall’ Universita' di Perugia o da altri Atenei Italiani o Europei.
Un laureato in Ingegneria dei Materiali e dei Processi Sostenibili trovera' occupazione come ingegnere di processo, di controllo di qualita' o ricerca e sviluppo in aziende che producono, trasformano e sviluppano materiali. Esso potra' occuparsi di applicazioni di materiali innovativi in campo meccanico, elettrico, dell'energia, in campo biomedico, ed aerospaziale. Inoltre potra' lavorare in laboratori industriali, industrie meccaniche ed imprese manifatturiere. Avra' competenze atte ad occuparsi di pianificazione e programmazione, della gestione di sistemi complessi e della qualificazione e diagnostica dei materiali. I laureati magistrali in Ingegneria dei Materiali e dei Processi Sostenibili potranno inoltre occuparsi della progettazione sostenibile sia dei processi che dei materiali, in aziende ad alta impronta green.
Requisiti di ammissione e modalità di verifica
- L’accesso al corso di studio è libero, purché siano soddisfatti i requisiti specificati ai commi b), d), e), f).
- L’ammissione al corso di studio richiede il possesso della Laurea o del Diploma Universitario di durata triennale corrispondente a 180 CFU conseguito presso Atenei italiani, oppure altro titolo accademico estero equivalente, purché riconosciuto idoneo.
- L’ammissione al corso di studio richiede il possesso di requisiti curriculari come specificato al comma d) e di una adeguata preparazione personale come specificato al comma e) e la conoscenza della lingua inglese con un livello pari almeno a B2. La certificazione del possesso di tale requisito dovrà essere prodotta congiuntamente alla domanda di immatricolazione.
- I requisiti curriculari sono automaticamente riconosciuti a studenti in possesso di Laurea della classe L09 (classe delle lauree in Ingegneria Industriale) inoltre possono accedere studenti provenienti da altre classi di laurea, purché abbiano conseguito almeno 85 CFU così distribuiti:
5 CFU in: ING-INF/04, ING-INF/05, ING-INF/01, MAT 08, SECS-s 02.
25 CFU in: MAT/02, MAT/03, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/09.
55 CFU in: CHIM/03, CHIM/07, CHIM/12, FIS/01, FIS/03, ICAR01, ICAR03, ICAR 08, ICAR09, ING-IND/08, ING-IND/09, ING-IND/22, ING-IND/25, ING-IND/27, ING-IND/31, ING-IND/16, ING-IND/15, ING-IND/14, ING-IND/13, ING-IND/12, ING-IND/11, ING-IND/10, ING-IND/21, ING-IND/31.
Nel caso di carenza di CFU rispetto a quanto sopra previsto, lo studente potrà colmarle durante il primo anno di corso.
È ammesso il possesso di altri titoli equipollenti ai precedenti; in tutti i casi l’ammissione è subordinata alla verifica del possesso dei requisiti curriculari e del percorso formativo compiuto. In mancanza dei requisiti curriculari potrà essere attribuita un'integrazione curriculare, che lo studente dovrà colmare prima dell’iscrizione. - Il possesso dell’adeguata personale preparazione (art. 6 comma 2 del DM 270/04) è automaticamente certificato dal possesso del titolo di laurea per i laureati in Ingegneria Industriale (classe L09 ai sensi del DM 16 marzo 2007). Gli altri candidati dovranno sostenere un colloquio di idoneità svolto da parte di una Commissione nominata allo scopo dal CdS e composta da tre docenti del Corso di Laurea tra cui max. 2 ricercatori. Il colloquio di verifica della personale preparazione può avere come esiti l’ammissione, la non ammissione o l’ammissione subordinata all’obbligo di colmare integrazioni curriculari assegnate dalla Commissione stessa. Tali integrazioni curriculari dovranno essere colmate prima dell'immatricolazione alla LM.
- La verifica dei requisiti di ammissione specificati ai commi b) c), d) ed e) è effettuata al momento di presentazione della domanda di immatricolazione. Lo studente che non abbia i requisiti curriculari specificati al comma e) non può essere ammesso al corso di studio. Lo studente con una preparazione non adeguata ai sensi del comma e) per essere ammesso dovrà superare una prova finalizzata ad accertare il livello di competenza e conoscenza raggiunto su determinate discipline di base e caratterizzanti la Classe di Laurea L-9. La prova sarà svolta prima dell’inizio delle attività didattiche del primo semestre e comunque prima della data di scadenza di presentazione della domanda di immatricolazione. Il corso di studio, se necessario, predisporrà attività di recupero per preparare gli studenti al superamento della prova medesima. Il calendario di dettaglio della prova e delle eventuali attività di recupero sarà inserito nello spazio dedicato al corso di studio nella pagina web del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (http://www.ing1.unipg.it/).
Sbocchi occupazionali e professionali
- Gli obiettivi formativi specifici del corso di studio sono coerenti con quelli qualificanti la Classe di Laurea LM-53 e sono orientati dalle specifiche indicazioni che emergono dal continuo monitoraggio della domanda di formazione nel settore dell’ingegneria dei Materiali. Gli obiettivi formativi specifici possono essere così sintetizzati:
- la conoscenza e capacità di comprensione utili per affrontare i problemi relativi alla produzione, allo sviluppo e alla modellazione dei processi relativi all'ingegneria dei materiali. Più in generale si vuole trasferire la conoscenza relativa all'applicazione e allo sviluppo di materiali innovativi in campi che spaziano dall'edilizia moderna alle applicazioni aerospaziali, all'utilizzo sostenibile dei materiali e dei processi produttivi connessi ad essi, la conoscenza approfondita degli aspetti teorico-scientifici sia della matematica, sia della fisica e della chimica degli stati condensati, e la capacità di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere problemi di scienza dei materiali che tipicamente richiedono un approccio interdisciplinare;
- la conoscenza degli aspetti teorico-scientifici dell'Ingegneria, sia in generale sia in modo approfondito relativamente a quelli dell'ingegneria dei materiali, unita alla capacità di identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi;
- la conoscenza e la competenza utile alla progettazione delle proprietà dei materiali partendo dalle strutture atomiche e molecolari che li compongono e delle nanotecnologie applicate ai materiali;
- la completa padronanza dei metodi scientifici di indagine e delle strumentazioni di laboratorio;
- la capacità di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi;
- conoscere i processi che portano alla selezione dei materiali per applicazioni innovative;
- la conoscenza delle fasi della progettazione dei materiali multifunzionali e della loro produzione;
- la conoscenza dell’utilizzo e delle caratteristiche dei materiali per applicazioni aerospaziali ed in applicazioni ambientali estreme;
- la conoscenza dei processi siderurgici e lo sviluppo di leghe metalliche innovative;
- la conoscenza della progettazione e della sostenibilità applicata all'utilizzo, alla produzione e allo sviluppo di materiali;
- la conoscenza della produzione energetica, progettazione circolare, riciclo e analisi del ciclo di vita dei materiali;
- la conoscenza delle tecniche di analisi innovative della proprietà dei materiali, tecniche NDT, testing e caratterizzazione;
- la conoscenza dei metodi, gli strumenti e le tecniche relativi al riuso dei materiali e comprenderne le potenzialità nella progettazione e nei processi produttivi;
- avere la capacità di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità essendo dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali;
- la conoscenza nel campo dell'organizzazione aziendale (cultura d'impresa) e dell'etica professionale;
- la capacità di completare il percorso formativo attraverso una opportuna scelta tra le “Altre attività formative” previste attraverso cui dimostrare completa autonomia (materie a scelta), conoscenze di contesto, trasversali e doti comunicative (prova finale).
- I principali sbocchi occupazionali previsti per i Dottori Magistrali in Ingegneria dei Materiali e dei Processi Sostenibili sono:
- Ingegnere presso aziende siderurgiche, come addetto alla produzione, allo sviluppo di nuove leghe, al controllo di qualità e alla ricerca;
- Ingegnere di processo in aziende specializzate nella produzione sostenibile dei materiali;
- Ingegnere presso aziende aerospaziali produttrici di aeromobili, o componenti strutturali per veicoli spaziali;
- Centri di ricerca pubblici e privati dediti allo sviluppo di nuovi materiali;
- industrie produttrici di materiali polimerici e di Compositi avanzati, nel campo dell’automotive, dei trasporti e nei beni di consumo.
- Ingegnere addetto alla produzione e controllo di qualità dei materiali presso aziende produttrici di manufatti, in vari settori merceologici.
Le funzioni previste associate agli sbocchi occupazionali sopra definiti sono:
-
- responsabile di produzione/di stabilimento di aziende produttrici di materie prime e di semilavorati;
- responsabile di ricerca e sviluppo;
- quadro/dirigente/amministratore delegato di imprese manifatturiere e/o di servizi tecnici;
- addetto alla commercializzazione e installazione di impianti di produzione;
- certificazione della sostenibilità, per l’analisi del ciclo di vita LCC e LCA;
- libero professionista;
- ricercatore in centri di ricerca pubblici o reparti R&D di aziende.
Le specifiche competenze professionali acquisite riguardano:
-
- la progettazione e gestione di impianti di produzione materiali;
- la progettazione e la realizzazione di nuovi materiali con migliorate proprietà di sostenibilità ambientale;
- la sostituzione dei materiali tradizionali in applicazioni specifiche;
- progettazione e sviluppo di tecniche innovative per le costruzioni green.


